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Che cos'è il nichilismo e cosa ha permesso la sua affermazione storico-filosofica nel mondo occidentale? Partendo da un'analisi glottologica del termine nihil e dei significati che si sono sedimentati nel suo campo semantico nel corso della filosofia occidentale, si scopre come quella del nichilismo sia solo una delle posizioni possibili di fronte alla storia. Di conseguenza, non necessario e oltrepassabile. Occorre però dapprima fare un "passo indietro" e ripensare la relazione tra essere e nulla in un senso altro da quello predominante nel razionalismo ontologico, dove il nulla è inteso come un fatto storico estremo o un "genere" platonico dell'essere. Un'alternativa percorribile è quella individuata da Karl Jaspers nell'età assiale. In tale periodo storico, che va dall'800 al 200 a.C, si sono formati dei movimenti spirituali che hanno conferito al nulla (nelle diverse accezioni del nihil biblico o del nirvana buddista) il valore di un principio filosofico al pari dell'essere. Da qui una nuova prospettiva sulla storia proposta da una delle voci più intense del XX secolo, capace di sottrarsi alla deriva nichilistica perché eleva il nihil a dimensione propriamente umana di essere nella storia.